S A N D R O L A Z I E R

StudioLazier s.r.l. società d'ingegneria, architettura, urbanistica

In occasione di Architentare, un evento che si è tenuto ad Alba nel mese di settembre di quest’anno, è stato presentato nella sala bassa del castello di Serralunga, il giorno domenica 24 settembre, con il titolo “Serralunga: ieri,oggi,domani”, lo studio di fattibilità per la riqualificazione del borgo antico che il comune aveva commissionato allo StudioLazier di Alba, al quale è seguito un breve dibattito e confronto sui temi generali del recupero dei centri antichi e, in particolare, su quello interessato.



Il sindaco Cabases ha introdotto il tema e il dibattito evidenziando come il lavoro di analisi e ricerca, commissionato precedentemente alla Fondazione Fizcarraldo e al Politecnico di Torino, avessero costituito il riferimento essenziale per il progetto d’integrazione di funzioni e riferimenti culturali contenuti nella proposta presentata in questa occasione. La volontà precisa dell’amministrazione tutta si è manifestata nella ricerca di un progetto organico e generale di riassetto del borgo, con estrema attenzione alla conservazione dei valori tradizionali ma con un occhio attento al necessario sviluppo futuro.



Sandro Lazier ha quindi illustrato il progetto di fattibilità mettendo in evidenza come tutti gli interventi previsti possano ritenersi autonomi nella loro attuazione ma riferiscano formalmente ad una stessa linea narrativa.



E’ quindi intervenuta l’arch. Laura Moro della sovrintendenza di Torino, responsabile del Castello e del suo contesto, che ha messo in evidenza i pericoli di un uso avventato del linguaggio moderno nei contesti antichi, ritenendo più adeguato un restauro finalizzato alla conservazione, “come se si dovesse intervenire riparando una vecchia tela sulla quale il tempo ha segnato il suo passaggio”.



Tesi, quest’ultima, contestata dal prof. Antonino Saggio dell’Università La sapienza di Roma, esperto di problemi ambientali, che ha ritenuto innanzitutto lodevole e, purtroppo, rara la realizzazione di un progetto integrale e organico, ma soprattutto realistico e pensato su scala territoriale. Troppe volte, infatti, gli esperti sono costretti a discutere e dare pareri su temi architettonici e urbanistici avendo come riferimento esclusivamente parametri astratti, senza mai conoscere l’oggetto vero che verrà inserito in un determinato luogo. In questo caso, e qui è il merito maggiore dell’amministrazione, ci si trova a confrontarsi su un progetto concreto, realizzabile e quindi criticabile nei suoi aspetti veri, fuori da ogni teorizzazione preconcetta e astratta.
Ne è seguito un dibattito al quale ha partecipato un pubblico interessato e attento, dal quale è emersa una sincera risoluzione collettiva alla soluzione dei problemi ambientali dovuti sì alla tutela del territorio ma soprattutto alla compatibilità con il suo sviluppo e confronto con i temi della contemporaneità.
Sicuramente, visto l’interesse suscitato, occorrerà promuovere altre iniziative di studio e confronto per arrivare ad una conoscenza più approfondita degli argomenti relativi al dialogo tra l’architettura e il paesaggio che la contiene.