I criteri ispiratori del progetto fanno riferimento
a due particolari aspetti della tradizione popolare.
Il primo, relativo all’oggetto simbolo, riguarda il sentimento di
tutela e conservazione dei propri beni e valori e viene qui tradotto nell’uso
simbolico del salvadanaio.
La realizzazione stilizzata di un toro vigile ma disteso, non aggressivo
ma severo e solenne, dovrebbe comunicare l’idea di un guardiano
della nostra sicurezza, pronto a difenderci da tutte le insidie del quotidiano
e, all’occorrenza, ricompensare la nostra parsimonia.
Il secondo, relativo all’oggetto ricordo, riguarda un altro aspetto,
forse meno nobile e blasonato, ma molto patito dalla tradizione autenticamente
popolare rispetto agli eventi imprevedibili dell’esistenza: lo scongiuro.
È noto come il toccamento degli attributi maschili venga considerato
universalmente manifestazione di scaramanzia e, come nel caso del toro
antistante la borsa di Wall Street, tale gesto divenga altamente beneaugurante.
È altresì noto come il possesso degli attributi sia considerato
metafora e parafrasi di qualità apprezzate universalmente come
il coraggio, l’audacia e la capacità di decidere nei momenti
delle scelte difficili. È, infine, indubbio come tale allegoria
sia grandemente palese negli attributi della specie taurina.
Tutte queste ragioni, insieme alla grazia delle forme e del disegno relativi
all’oggetto in sé – non devo qui ricordare quanto storicamente
arte ed estetica abbiano sublimato ben più peggiori volgarità
etiche – dovrebbero sgravare del dazio della trivialità un
gesto di per sé innocuo ma ricco di significati autentici. Oltretutto,
evitando ai suoi possessori altri gesti equivalenti la cui volgarità
è ben più nota e grave.
Le tecniche e i materiali utilizzati sono parte della tradizione costruttiva
relativa ai materiali sintetici termoformati.
In particolare, sia per l’oggetto simbolo che per quello ricordo,
il progetto prevede la realizzazione del corpo principale con l’utilizzo
della bachelite in colore nero. “La bachelite è una resina
fenolica termoindurente ottenuta per reazione tra formaldeide e fenolo.
Le bacheliti vengono utilizzate soprattutto come polveri da stampaggio
e, a caldo, in miscela con riempitivi, con agenti di indurimento, lubrificanti
e coloranti. Pressando a caldo, si ottengono oggetti con le caratteristiche
fisiche, meccaniche, elettriche più diverse che ne determinano
l'uso. Sono ad esempio ottenuti in tal modo gli apparecchi telefonici,
le bocce sintetiche, i cruscotti delle automobili, molte parti protettive
di apparecchi elettrici, ecc.”
(fonte Wikipedia)
Le parti secondarie, come gli occhi del toro, sono eseguite con cristalli
swarovski di colore rosso; le corna dello stesso in radica di legno duro;
le parti metalliche, sempre del toro, in acciaio inox mentre l’anello
metallico del ciondolo e la targhetta commemorativa sono in argento.
Occorre comunque ricordare che, essendo gli oggetti risultato di stampi
le cui geometrie sono controllate numericamente, queste rendono possibile
la realizzazione di manufatti con materiali e lavorazioni diverse. In
particolare, grazie alle geometrie numeriche, sarebbe inoltre possibile
realizzare una
copia scultorea del toro in grande scala, da posizionare all’esterno
della sede, a ricordo dell’evento. Le ditte che possono fornire
il materiale come progettato e descritto sono reperibili sul territorio
nazionale e comunitario.
4 settembre 2008
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